Abbiamo suddiviso i nostri studi e le nostre ricerche in più documenti riservati, sia per migliorare e velocizzare la formazione dei tecnici che caso per caso potranno imparare i vari protocolli, sia per non eccedere di informazioni a chi ha problemi.
Le nostre ricerche scientifiche in 24 anni, le sequenze temporali:
Istituto di ricerca Eugenio Media
Ospedela Ca Granda di Milano, con la partecipazione di una unità di neuropsichiatria infantile dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano
ASL di Bergamo – ospedale di Seriate
Validazione dei progetti formativi da parte del Ministero della Salute
Policlinico di Monza
Ospedale di Matera
Non è stato possibile lavorare con autistici gravissimi non collaboranti, con i malati di SLA e con persone che hanno perso il coordinamento dell’atto respiratorio, mentre in tutte le altre situazioni ci sono sempre stati risultati positivi ed è sempre migliorata la qualità di vita della persona.
I protocolli studiati nelle ricerche sono stati applicati in molte scuole e in molti centri di riabilitazione.
Nessun farmaco, nessun integratore e nessuna crema.
Dobbiamo assolutamente ricordare la collaborazione con Mario Tiengo, che ha dato il suo contributo professionale al nostro presidente sulle vie del dolore e sui criteri da utilizzare per poter ottenere nuovi possibili risultati.
Ugo Albrigoni che riteniamo sia stato il miglior riabilitatore al mondo, uno spastico che si riabilitò nel percorso della sua vita più volte, la sfortuna volle che un virus colpi il suo midollo spinale e fu costretto sulla sedia a rotelle. Con lui iniziò il primo progetto utilizzando tecniche di biofeedback nel 1998 in collaborazione con la scuola e con la resione Lombardia, con il nostro presidente con una ragazza di 17 anni tetra paresi spastica, incomprensibile alla comunicazione verbale, ipovedente che dopo 6 mesi iniziò a parlare, a leggere e a scrivere in autonmia e dopo 2 anni diventò una bibliotecara a contatto con il pubblico e scriveva articoli per il giornale locale.
Basta pensare che Ugo insegnò come riabilitare una persona cerebro lesa grave con un semplice pezzo di cartone. Nel 1999 quando inizio la collaborazione con il nostro presidente realizzava progetti riabilitativi, progetti sociali in qualità di funzionario della Regione Lombardia per tutti i disabili di Bergamo e provincia, un grande uomo e un grande saggio.
Indice del documento
Premessa
Prerequisiti per realizzare progetti
Studio 2004
L’etichetta
Il BDNF
Memoria
Neuroriabilitazione
L’area di brodman, il linguaggio
La comunicazione verbale
Conclusioni
Vi verrà mandato il link via email per scaricare questa parte di documentazione solo dopo aver compilato il seguente modulo che è lo stesso per la prova e/o l’iscrizione.
Se dopo la lettura ritenete di non partecipare alla prova nessun problema.
Protoccolli specifici applicabili solo dopo 15-30 giorni del rispetto del piano di lavoro che vengono dati solo a chi ha pagato la quota associativa ed è stato costante nel rispetto del piano di lavoro.
a) Nello sport
a1) Calcio, pallacanestro, pallavolo
a2) Box, judo, king box
a3) Ciclismo, running
a4) Tennis. Tennis da tavolo
a5) Tiro con l’arco, tiro al piattello
a6) Bridge, scacchi, biliardo, burraco
a7) sci da discesa, sci da fondo, alta quota
b) Riabilitazione motoria
c) Riabilitazione cognitiva, memoria e linguaggio
e) Ansia attacchi di panico
f) Depressione
g) Urologici, ginecologici, cardiaci
h) Pneumologici
i) Deglutizione
l) casi gravi-gravissimi le esperienze
Leave a Reply